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Le magnum sono in assoluto il miglior formato per chi vuole conservare il vino nel tempo e per chi vuole fare un regalo che colpisca chi lo riceve.
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E’ un rosato, frutto del salasso di uve perfettamente mature e con bassissime rese, di Sangiovese e Montepulciano. Le uve, raccolte a mano in piccole cassettine, vengono diraspate e lasciate macerare per 2 giorni, vengono poi messe in vasche di acciaio, dove finisce la fermentazione e in seguito 6 mesi in bottiglia. Ne deriva un colore simile al corallo con una nota di frutta matura ben in mostra, che ci aiuta nell’abbinamento che varierà a seconda della temperatura di servizio.
Dal colore rosso rubino, il Rosso di Montepulciano è delicatamente speziato esprime aromi intensi di frutti a bacca rossa e lievi sentori di tigli in fiore. Il gusto è morbido complesso e persistente.
D’estate, grazie ai suoi tannini appena accennati, è piacevolissimo se bevuto fresco. Viene prodotto seguendo la tradizione, con affinamento in botte grande per 9 mesi.
Questo cru di Dolcetto è quello che Alario ritiene essere il più importante, al punto che riserva al vino che ne deriva un trattamento speciale per un Dolcetto, un passaggio in barrique di 10 mesi.
Frutta e fiori viola sono alla base del bouquet di questo vino, in bocca croccante e appena tannico.
Americo è un vino dal colore rosso rubino intenso con leggeri riflessi violacei, caratterizzato da un bouquet molto intenso ed elegante evidenzia note di frutti neri maturi (mora e prugna). All’assaggio risulta corposo ed equilibrato, di grande eleganza, dal finale giustamente lungo.
Talentuoso vignaiolo del quale si sentirà parlare per molto tempo, Fabio Motta vinifica separatamente le uve 50% Merlot, 25% Cabernet Sauvignon, 25% Sangiovese, utilizzando solo lieviti naturali; il taglio avviene tre mesi dopo la vendemmia e per i successivi 12 mesi affinerà in legno, non filtrato.
Riesling Renano piantato negli anni ’80 a Cascine Drago: fresco e agrumato nel primo anno, sviluppa in seguito i classici sentori complessi del vitigno, sempre con una fresca acidità, che gli concede un buon potenziale di invecchiamento.
Vino prodotto alle Cascine Drago nella zona di produzione del Nebbiolo d’Alba, al confine della zona del Barbaresco. Racchiude tutte le caratteristiche di finezza, eleganza, struttura e bevibilità di un grande Nebbiolo. Affinato un anno in botte grande, è un vino più facile nei primi anni rispetto ai suoi “fratelli” Barolo e Barbaresco.
Rossa è un’azienda giovane e dinamica, nata dalla volontà di una nuova generazione di imprenditori siciliani di valorizzare l’isola, le sue innumerevoli risorse e i suoi prodotti genuini. Alle pendici dell’Etna si estendono ettari di agrumeti, orgoglio della tradizione contadina. Solo in queste campagne grazie alla natura del terreno e alla forte escursione termica crescono le famose arance rosse.
Prova d’autore per questo Chardonnay in purezza di Alessandro Fanti: se non fosse per l’etichetta, difficilmente si potrebbe pensare sia italiano. Sapidità e grafite da vendere che, restando ancora del tempo in bottiglia, non possono che aumentare. Vinificato in acciaio e legno, rimane sulle fecce fini per 10 mesi. Una parola per definirlo è “sapidissimo”.
Talentuoso vignaiolo del quale si sentirà parlare per molto tempo, Fabio Motta vinifica separatamente le uve 50% Merlot, 25% Cabernet Sauvignon, 25% Sangiovese, utilizzando solo lieviti naturali; il taglio avviene tre mesi dopo la vendemmia e per i successivi 12 mesi affinerà in legno, non filtrato.
Una famiglia toscana importantissima quella degli Ormanni, che venne citata anche da Dante nella Divina Commedia: fondatori nel 1200 di questa azienda, divenuta poi di proprietà dei Medici, per poi arrivare alla famiglia Batacchi, attuale proprietaria. E’ questo un vino versatile, giovane, piacevole fin dai primi mesi di vita.
Il Vino Nobile di Montepulciano rivela aromi intensi di frutta fresca a bacca rossa e sottobosco con un tocco di spezie dolci. Il gusto è elegante e mediamente strutturato, caratterizzato da tannini vellutati, rotondo e persistente. E’ sicuramente il vino che meglio rappresenta l’azienda, viene prodotto dai migliori vigneti di Sangiovese (Prugnolo gentile), esclusivamente con lieviti indigeni, affinato almeno 18 mesi in legno e altri 9 mesi in bottiglia.
Il Cannonau secondo Roberto Pusole in una interpretazione in acciaio che dona slancio ed eleganza ad un vino troppo spesso carico di eccessive concentrazioni e volume. Una rivisitazione dunque in chiave moderna e felice per una bottiglia che fila via con estrema facilità e piacevolezza.
I suoi vigneti si trovano vicino al Mar Mediterraneo, sulla costa orientale della Sardegna centrale, nella provincia di Ogliastra. Il suolo è composto da granito.
Da un vigneto di circa 50 anni, si ottengono le uve che, sapientemente valorizzate, ci danno questo grande esempio di Nebbiolo. La fortuna di questa azienda è quella di avere singoli appezzamenti appena fuori dalla zona di produzione del Barolo, per cui può destinarli alla produzione di vini meno costosi seppur di grandissimo livello. 18 mesi in barrique per non avere la minima sensazione di legno.
Il nome deriva da Iside, dea della fertilità, della terra.
L’etichetta riporta la cromatografia su carta del terreno di origine, un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica, per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Isidor nasce nel vigneto Vigo a 600 metri di altitudine da uve di Incrocio Manzoni in purezza.
Il nome deriva da Iside, dea della fertilità, della terra.
L’etichetta riporta la cromatografia su carta del terreno di origine, un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica, per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Isidor nasce nel vigneto Vigo a 600 metri di altitudine da uve di Incrocio Manzoni in purezza.
Questo piccolo vigneto rappresenta l’eccellenza dei terreni di Bolgheri e della produzione Fabio Motta. Il suolo è argilloso e ricco di scheletro, il che consente una maturazione molto graduale, aspetto significativo specialmente per il Merlot. Il carattere del vino è quindi mediterraneo ma equilibrato.
I mosti utilizzati per produrre questo vino vengono fatti fermentare e affinare per qualche mese in acciaio, per poi effettuare, nella primavera successiva, la cuvée che andrà in bottiglia con i lieviti selezionati per la presa di spuma. Dopo 24-30 mesi avviene la sboccatura con il relativo dosaggio a 9 g/l. Ne deriva un vino versatile, con dei buoni sentori di lieviti a renderlo complesso e utilizzabile a tutto pasto.
E’ questo un Pinot Nero in purezza, impiantato nel 1977 a Cascine Drago con viti arrivate dalla Borgogna: l’eleganza e la finezza del Pinot Nero francese su una struttura chiaramente piemontese. Il nome deriva dal fatto che all’epoca dello scasso per piantare il vigneto sono stati trovati dei resti di origine romana: pezzi di mattoni, tegole ed anfore appartenenti ad un insediamento romano.
E’ questo un Pinot Nero in purezza, impiantato nel 1977 a Cascine Drago con viti arrivate dalla Borgogna: l’eleganza e la finezza del Pinot Nero francese su una struttura chiaramente piemontese. Il nome deriva dal fatto che all’epoca dello scasso per piantare il vigneto sono stati trovati dei resti di origine romana: pezzi di mattoni, tegole ed anfore appartenenti ad un insediamento romano.
I vini di Nicola Gatta sono come lui: generosi, intensi, originali.
Si fanno notare e spiccano, in un territorio complesso e controverso come quello della Franciacorta: nella zona più orientale della regione vinicola, sulle colline calcaree di Gussago e Cellatica, Nicola abbandona i vincoli imposti dalla denominazione per lasciare che il territorio si esprima liberamente.
In vigna coltiva secondo i principi dell’agricoltura biodinamica e in cantina prosegue con approccio coerente, ricorrendo a fermentazioni spontanee con lieviti indigeni naturalmente presenti sulle bucce.
L’Ombra è il Brut della casa, a base principalmente Chardonnay, con una parte minoritaria di Pinot Nero. Riposa 30 mesi (“lune“) sui lieviti e la sua bollicina è estremamente fine e setosa, conserva al sorso una predominante e persistente nota fresca e agrumata. Bottiglia di spiazzante eleganza.
La vinificazione in bianco inizia con la pressatura soffice dell’uva intera, che porta alla separazione del mosto dalle vinacce. Il mosto fiore, solo il 50% della prima spremitura, chiarificato, travasato dopo circa un giorno, viene fatto fermentare in vasche d’acciaio ad una temperatura controllata di 18 °C.
Dopo un periodo di affinamento in acciaio, viene fatta la cuvée di Pinot Nero e Chardonnay.
Alla fine del tiraggio viene messo in catasta per 36 mesi, successivamente alla sboccatura viene aggiunto solo lo stesso vino, per cui rientra nella categoria dei Pas Dosé.
Quattrocento è uno spumante naturale, prodotto in biodinamica, molto diverso dai soliti, direi più vicino al “vinoso”, passatemi il termine: vino dritto, verticale e minerale.
400 sono i metri di altitudine del vigneto dal quale provengono le uve di questa cuvée, 40 lune stanno ad indicare i 40 mesi sui lieviti.
Questo giovanissimo vignaiolo già in vigna segue i principi della biodinamica, non utilizzando diserbanti e prodotti chimici di sintesi, né, successivamente, anidride solforosa esogena, ma solo lieviti indigeni.
Già dall’aspetto visivo si intuisce che non sarà una bevuta banale, un vino fatto con fermentazione a contatto con le bucce per almeno 15-20 giorni e un bassissimo tenore di solforosa totale, dal colore leggermente ambrato, con profumi nettissimi di agrumi molto maturi ed erbe officinali. In bocca è leggero e sapido, con un notevole allungo. Da bere non troppo freddo e avendo cura di farlo respirare.