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Bianchi

Il nome deriva da Iside, dea della fertilità, della terra. L’etichetta riporta la cromatografia su carta del terreno di origine, un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica, per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Isidor nasce nel vigneto Vigo a 600 metri di altitudine da uve di Incrocio Manzoni in purezza.
A questo vino è stato dato l’antico nome di Pressano per mettere in risalto l’importanza del territorio. Nasce dall’unione di Chardonnay e Manzoni Bianco con una pennellata di Nosiola, con l’intento di restituire freschezza ad un vino che vuole essere tutto trentino.
Da cinque generazioni fautori di un know-how unico nel Sud della Valle del Rodano, tra i primi nell'approccio all'agricoltura biologica nel 1950 e biodinamica nel 1974, I Perrin sono convinti che per ottenere un vino fortemente espressivo, l'uva debba rivelare la quintessenza dei propri aromi ed esprimere la grandezza del proprio territorio d'origine. La...
Il nome deriva da Iside, dea della fertilità, della terra. L’etichetta riporta la cromatografia su carta del terreno di origine, un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica, per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Isidor nasce nel vigneto Vigo a 600 metri di altitudine da uve di Incrocio Manzoni in purezza.
Il nome deriva da Iside, dea della fertilità, della terra. L’etichetta riporta la cromatografia su carta del terreno di origine, un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica, per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Isidor nasce nel vigneto Vigo a 600 metri di altitudine da uve di Incrocio Manzoni in purezza.
Da cinque generazioni fautori di un know-how unico nel Sud della Valle del Rodano, tra i primi nell'approccio all'agricoltura biologica nel 1950 e biodinamica nel 1974, I Perrin sono convinti che per ottenere un vino fortemente espressivo, l'uva debba rivelare la quintessenza dei propri aromi ed esprimere la grandezza del proprio territorio d'origine. La...
Questo vino proviene da un piccolo vigneto in altitudine sulle pendici del Monte Calvarina, un vulcano inattivo nella zona del Soave Classico settentrionale. Note di mineralità - caratteristiche di questi terreni - si ritrovano perciò nella degustazione e si mescolano a sentori fruttati di scorze d'agrumi, che ne esaltano il corpo.
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