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Bianchi

Il nome deriva da Iside, dea della fertilità, della terra. L’etichetta riporta la cromatografia su carta del terreno di origine, un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica, per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Isidor nasce nel vigneto Vigo a 600 metri di altitudine da uve di Incrocio Manzoni in purezza.
A questo vino è stato dato l’antico nome di Pressano per mettere in risalto l’importanza del territorio. Nasce dall’unione di Chardonnay e Manzoni Bianco con una pennellata di Nosiola, con l’intento di restituire freschezza ad un vino che vuole essere tutto trentino.
La Nosiola (detta anche Groppello bianco) forse rappresenta al meglio i vini del Trentino: è un'antica varietà autoctona che probabilmente prende il nome dalla parola"nocciola", in riferimento ai suoi caratteristici aromi. Il padre di Alessandro è stato il primo ad imbottigliare Nosiola in purezza. La bassa resa per ceppo consente una leggera macerazione...
Un bianco in edizione limitata, elegante e vellutato, nato dalla volontà di sperimentare. Composto in prevalenza da uve Grechetto, che gli conferisce note di acidità e longevità, ma arricchito da punte di Malvasia Puntinata e Bombino Bianco, che gli donano maggiore complessità olfattiva e morbidezza.
Il nome deriva da Iside, dea della fertilità, della terra. L’etichetta riporta la cromatografia su carta del terreno di origine, un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica, per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Isidor nasce nel vigneto Vigo a 600 metri di altitudine da uve di Incrocio Manzoni in purezza.
Il nome deriva da Iside, dea della fertilità, della terra. L’etichetta riporta la cromatografia su carta del terreno di origine, un tipo di analisi messo a punto il secolo scorso dai teorizzatori della biodinamica, per tradurre visivamente la vitalità del terreno. Isidor nasce nel vigneto Vigo a 600 metri di altitudine da uve di Incrocio Manzoni in purezza.
Il nome del vino si riferisce alla posizione del vigneto, al IX Miglio della Via Appia Antica ed è la perfetta espressione del terroir, connubio dei tre vitigni autoctoni: Malvasia Puntinata, Bombino Bianco e Malvasia di Candia.
L'azienda nasce nel 1973, quando il Domaine Coche, risalente al 1920, viene diviso in Coche Bizouard e Coche Dury. Ad oggi si vinificano ben 28 denominazioni, seguendo un regime di agricoltura biologica e biodinamica dal 2020 e lavorazioni del terreno a basse rese. I trattamenti per la vite, di conseguenza, sono effettuati organicamente (con rame e...
Meursault 2018 - Domaine Pierre Matrot
Non disponibile
Domaine Pierre Matrot può essere considerato un domaine mitico, che appartiene alla famiglia Matrot da ben quattro generazioni. Una cantina che è oggi sapientemente guidata da Thierre Matrot, che ha fermamente voluto la conversione al biologico nel 2000, con l’obiettivo di rispettare il più possibile quella che è la vitalità dei propri terreni e del...
Chardonnay - Vigneti delle...
Non disponibile
Prova d'autore per questo Chardonnay in purezza di Alessandro Fanti: se non fosse per l'etichetta, difficilmente si potrebbe pensare sia italiano. Sapidità e grafite da vendere che, restando ancora del tempo in bottiglia, non possono che aumentare. Vinificato in acciaio e legno, rimane sulle fecce fini per 10 mesi. Una parola per definirlo è "sapidissimo".
"Gallieno" Lazio Igt Malvasia Puntinata 2018 - Riserva della Cascina
Non disponibile
Vino che prende il nome dall'imperatore romano Gallieno (III sec. d.C), valente condottiero e filantropo, il cui mausoleo si trova proprio di fronte al vigneto da cui proviene questo vino. La Malvasia Puntinata è un vitigno autoctono laziale, che presenta dei piccoli punti neri sull'acino, in grado di dar vita a un vino ricco di freschezza e longevità.
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